Il diavolo e la campana del borgo, presentazione a Roselle il 20 agosto

Un noir accattivante che muove dal furto di una campana in cui sacro e profano si confondono. “Il diavolo e la campana del borgo” (Edizioni Effigi) di Lamberto Berretti verrà presentato venerdì 20 agosto alle ore 21 a Roselle, nella cava del parco di pietra.

La pubblicazione - Il morto non dava segni di vita. Con questa stupida considerazione che gli rimbalzava fra le tempie Lupo restava immobile ed osservava il corpo inerte che gli era sdraiato davanti…e qui siamo vicini all’epilogo di questa strana storia. Per capirci di più sull’inizio bisogna invece andare a qualche giorno prima, e bisogna farsi da molto, veramente molto lontano. Nasce tutto dal furto di una campana, una cosa di poco conto. Sempre che il Diavolo non ci metta lo zampino. E invece il Diavolo lo zampino ce lo mette, seppure controvoglia. Il furto di una campana, una cosa di scarsa importanza. Ma il Maestro Ittei ammonisce: “Le questioni di minore gravità vanno trattate seriamente.” E nei tre giorni che dal Venerdì Santo portano alla Pasqua, nel suo piccolo paese toscano, Lupo tratterà la cosa sempre più seriamente, in un crescendo quasi musicale. Alla ricerca della campana; e forse di qualcos’altro, che anche a lui sfugge, guidato da strani indovinelli, racchiusi in splendidi racconti. Guidato dal suo istinto, che lo mette in guardia contro qualcosa di terribile che sta per accadere, mentre una BMW scura continua a scivolare fra le curve. E l’affresco piano piano si compone. Fatti e persone convergono verso un epilogo che neanche al Diavolo è dato di conoscere.

L’autore - Lamberto Berretti, laureato in ingegneria e appassionato di musica e letteratura, ha pubblicato nel 2000 il suo primo romanzo “E così fui trascinato in un giallo di paese,  nella bassa Toscana…” che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico esaurendo in soli tre  mesi la prima edizione. Sorano, Grosseto, Tivoli e Roma sono il “quadrilatero ideale” in  cui vive e da cui trae gli spunti e le ambientazioni per le sue storie, originali e scritte in  modo che “ogni pagina sia uno scivolo verso la successiva