Nella cittadella dello studente di Grosseto, abbandonato sul muro di un edificio da una decina di anni, fa mostra di sé un grande murale dipinto che pochissimi grossetani conoscono. Eppure è firmato da uno degli artisti più conosciuti a livello internazionale: Blu, il “Banksy italiano”. Di lui si sa soltanto il nome d’arte, e si conosce la città da cui parte ogni volta per andare a dipingere i muri di mezzo mondo (dal Sudamerica agli Stati Uniti, dall'Europa dell'Est alla Palestina): Bologna. Lo fa almeno dal 1999. Ha esposto alla Tate Modern di Londra e al MOCA (Los Angeles Museum of Contemporary Art) e un’indagine del quotidiano britannico Guardian lo riconosce tra i 10 migliori «street artist» in circolazione. Ma solo qualche esperto d'arte, in città , lo conosce (e non tutti). Da questa constatazione nasce la domanda a cui è dedicata l'iniziativa di mercoledì 26 settembre della manifestazione La Città Visibile: conosciamo l'arte pubblica della nostra città? Ne conosciamo il valore e l'utilità? Premettendo che l'Arte Pubblica è quel tipo di arte che si incontra fuori dalle gallerie e dai musei, negli spazi pubblici (strade, piazze, giardini..) della città, la Pro Loco di Grosseto, con il coordinamento e la cura di Serena Pacchiani e Marta Paolini, organizza una visita guidata e un dibattito per conoscere meglio monumenti e decoro urbano della città.
Info - La visita guidata, gratuita e della durata di circa 90 minuti, partirà dalla Pro Loco (Piazza del Popolo 3) alle ore 18; dopo cena, la Pro Loco ospiterà alle 20.30 anche una tavola rotonda sull'arte pubblica con numerosi ospiti.
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