Un racconto della vita e dei sogni di una ragazza di 17 anni; un racconto di memoria, purtroppo, perché quella ragazza morì tragicamente quarant’anni fa, nella tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles, prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. In quella tragedia morirono 39 italiani, cinque dei quali toscani, e una di loro era Giusy Conti, liceale di Rigutino, in provincia di Arezzo, divenuta subito, nelle cronache, “la ragazza con i pantaloni verdi”.
E proprio così – "La ragazza dai pantaloni verdi. Giusy, la Juve, l’Heysel" (Effigi) – si intitola il libro scritto dal giornalista Luca Serafini che racconta la vita, i sogni e le aspirazioni di una ragazza che nel 1985 frequenta il liceo classico ad Arezzo. Appassionata di sport, soprattutto di calcio, e tifosissima della Juventus, il 29 maggio va a Bruxelles per sostenere la sua squadra nella finale di Coppa dei Campioni, sicura che quella sarà la volta buona, dopo l’amara sconfitta dell’anno precedente ad Atene. Una partita che Giusy non vedrà mai iniziare, perché coinvolta mortalmente nell’immane e assurda tragedia dell’Heysel.
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