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Il simbolo dell’uovo per spiegare l’armonia segreta delle cose attraverso tele e colori. Fino a giovedì 5 maggio è visitabile la mostra “Il tuorlo” di Pier Giorgio Baldi allestita nella Sala della Cancelleria in via San Matteo (orario 10-13, 15-19) con il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Gimignano. Le opere esposte in questa mostra da Baldi, sangimignanese doc, sono le più recenti e testimoniano di una evoluzione estetica verso l’essenzialità della vita, della dialettica vita-morte, del cerchio come simbolo di perfezione e di equilibrio. Esse nascono tutte dall’idea dell’uovo, della placenta dalla quale ha origine la vita, una esigenza intima di simbologia primordiale, che si fa vivida e che insegue il nuovo e l’inedito, privilegiando la varietà del ritmo, l’armonia del tono, il sottofondo poetico e musicale di un segno fluido e libero che coglie il dato oggettivo e si dilata in dimensione futura.
L'esposizione - Tutte le tavole, realizzate in esemplari unici e originali, si caratterizzano per la purezza formale, l’armonia segreta, il soffio vitale che permea le immagini, elevandole ad icone del tempo e scenografie del vissuto.
L'artista - Pier Giorgio Baldi è nato a San Gimignano e cresciuto tra Genova e la Toscana, scopre una passione per la pittura e la scultura durante l’adolescenza grazie al Prof. Neonato. Le prime prove sono per il disegno, la libera tecnica del nudo, gli oli e gli acquerelli. Architetto di professione, Pier Giorgio gira l’Italia, l’Africa ed il Medio Oriente, lavorando alla progettazione di edifici pubblici di vario tipo per importanti società multinazionali. A Milano collabora tra gli altri con il Prof. Marcello Nizzoli e intanto continua a dipingere, scolpire, studiare nuove tecniche, come la grafica che scopre negli anni ’80. Negli anni, Pier Giorgio ha partecipato a numerose mostre di pittura a Milano, Genova, Ancona, Pontedera, Colle Val d’Elsa ricevendo premi e riconoscimenti ufficiali. Una sua pittura, “Cristo Lavoratore”, fu donata a Papa Paolo VI ed altre pitture si trovano nel Palazzo Comunale di Colle Val d’Elsa. Sempre a Colle Val d’Elsa, si può ammirare una Via Crucis di terracotta nella Chiesa di Sant’Agostino, scolpita in età giovanile. Le grafiche qui esposte sono le più recenti e testimoniano una evoluzione estetica verso l’essenzialità della vita, della dialettica vita-morte, del cerchio come simbolo di perfezione e di equilibrio. Pier Giorgio le ha dipinte dopo aver perso un figlio molto amato ed aver combattuto lui stesso, e sconfitto, una grave malattia. E’ la rivincita di Pier Giorgio, il suo inno alla bellezza della vita, nelle sue infinite manifestazioni, con i suoi inesauribili colori.
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