Un Paese così vicino, ma paradossalmente, per molti aspetti ancora lontano, riapparso sulla carta geografica con le tumultuose migrazioni del 1991. In realtà, i rapporti fra l’Albania moderna e l’Italia datano sin dalla sua indipendenza nel 1912, per la quale la stessa Italia giocò un ruolo che mantenne, fra alterne vicende, fino alla Seconda guerra mondiale. Per ripercorrere quei trent’anni di storia, La Libreria Il Ghirigoro di Quarrata (Pistoia) ospita la presentazione del volume “Le relazioni fra Italia e Albania 1910-1940” (Mursia) dello storico militare pratese Niccolò Lucarelli.
L’evento, che rientra nell’ambito della rassegna Settembre Quarratino 2025, si terrà sabato 18 ottobre alle 16.45, con l’introduzione di Piergiorgio Pacini di ANPI Quarrata. A seguire, dialoga con l’autore lo scrittore Lorenzo Rossomandi. L’evento è patrocinato dal Comune di Quarrata e realizzato in collaborazione con ANPI Sezione “Leo Fantacci” di Quarrata.
La prima metà del Novecento fu cruciale per lo sviluppo dell’Albania indipendente, decenni attraversati da episodi controversi, sui quali si stese l’ombra della “lunga mano” delle potenze europee, Italia compresa.
In quest’ottica, il volume di Lucarelli ripercorre le relazioni italo-albanesi a partire dai moti per l’indipendenza del Paese, cui seguirono l’impegno militare del Regio Esercito nella Grande Guerra, il tentativo di protettorato e le ambigue relazioni politiche ed economiche intrattenute dal fascismo fino all’invasione del 1939 e la successiva occupazione.
Trenta anni di storia politica e militare ripercorsa anche attraverso fonti albanesi, tedesche e statunitensi poco note o inedite per l’Italia, documentando i complessi rapporti diplomatici fra i due Paesi e le strategie politiche dei vari governi che, da Giolitti a Mussolini, affrontarono la “questione albanese”.
Nelle parole dello scrittore Lorenzo Rossomandi “il compito dello storico non è soltanto raccontare il passato, ma stimolare la riflessione su ciò che la storia può insegnarci per comprendere meglio l’attualità. In quest’ottica, opere come quella di Niccolò Lucarelli diventano strumenti preziosi non solo per leggere il passato, ma soprattutto per interpretare il presente”.
Da parte sua, l’autore spiega come “in retrospettiva storica si può affermare che l’Albania fu il sogno proibito dell’ultima stagione dell’Italia liberale, che non riuscì a stabilirvi un protettorato e perse Valona dopo una lunga e sanguinosa guerra. L’Albania fu anche l’ultima avventura coloniale dell’impero fascista prima della tragedia della Seconda guerra mondiale, fu l’illusione che avrebbe dovuto aprire all’Italia le porte dei Balcani, fu la terra di operazioni commerciali e industriali non sempre andate a buon fine, spesso con risultati al di sotto delle attese”.
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