Quali sono i limiti dell’intelligenza artificiale? Chat GPT sarebbe capace di escogitare il delitto perfetto? O, al contrario, di risolvere un intricato caso di omicidio? Domande come queste hanno ispirato i racconti dell’antologia "Sfida all’umanità" (Mauro Pagliai Editore), in cui dieci autori di thriller toscani ci mostrano come il conflitto umano/robot possa assumere contorni inquietanti e a volte paradossali.
Il libro sarà presentato, alla presenza degli autori e del curatore Andrea Gamannossi, giovedì 13 novembre alle 18 al Teatro Niccolini di Firenze (Via Ricasoli, 3-5) e domenica 16 dicembre alle 16.00 all’Ingorgo Letterario di Borgo San Lorenzo (Piazza Dante).
In molti si chiedono cosa sia veramente l’IA, che cosa possa diventare, quando sia giusto utilizzarla e verso quale futuro ci possa condurre. “Ancora non esistono risposte chiare”, spiega Gamannossi, “anche perché l’evoluzione delle tecnologie è di una rapidità impressionante e nessuno può ipotizzare oltre quali confini potranno spingersi. Così, ogni scrittore si è immaginato storie in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata in ogni modo possibile e immaginabile”.
Ci troviamo allora di fronte a robot poliziotti, occhiali intelligenti, cellulari che manipolano le persone o androidi con sentimenti anche troppo umani. Da una parte abbiamo l’essere umano, con le sue passioni e i suoi difetti, dall’altra la macchina, il Grande Fratello, un misterioso algoritmo che tante volte sembra celare oscure finalità. Chi vincerà la sfida? Lo scopriremo nei racconti firmati da Lino Addis, Milena Beltrandi, Alessandro Bini, Sergio Calamandrei, Vario Cambi, Davide Gadda, Andrea Gamannossi, Carlo Menzinger di Preussenthal, Paolo Romboni e Mirko Tondi
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