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Retorica della reclusione. Quei racconti imprigionati

03/03/2014

Carcere e letteratura, binomio niente affatto bizzarro. Basti pensare a quante pagine d’autore si sono sprigionate in prigione. Da quel luogo che, proprio in ragione di uno stato di cattività, può costringere alla riflessione, a liberare i pensieri, il sogno, il desiderio di riscatto, la poesia. E tutto ciò scriverlo. Così hanno fatto personaggi diversi, trovatisi galeotti per motivi variamente (ig)nobili.

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