Venerdì 21 novembre alle 17 si svolgerà alla Biblioteca delle Oblate di Firenze il penultimo incontro del ciclo “Rileggere i classici per migliorare il presente” ideato dall’Istituto Gramsci Toscano. Protagonista sarà Martha Nussbaum (New York, 1947), una filosofa statunitense molto influente. A parlare di lei Vittoria Franco, filosofa e presidente dell’Istituto Gramsci Toscano, e Patrizia Faustini.
Nel 2005 e 2008 è stata nominata tra i 100 intellettuali più importanti al mondo dalla Foreign Policy. Possiamo per questo considerarla un classico meritevole di essere conosciuta anche da un pubblico più vasto di quello specialistico. Ha insegnato in varie università americane e di molti altri Paesi. Si è occupata e continua a occuparsi di uno spettro ampio di problemi, non solo strettamente filosofici, ma antropologici, sociologici, politici, di diritti umani e delle donne.
L’opera che le ha dato notorietà internazionale è "La fragilità del bene" (1986). Un’opera complessa, che mette a frutto i suoi studi sulla filosofia e sulla tragedia greche. L’autrice vi sostiene che nei conflitti morali e nelle modalità di soluzione abbiano un ruolo importante le emozioni. Sulla scia del premio Nobel per l’economia Amartya Sen, del quale è stata collaboratrice, sviluppa una sua interpretazione dell’approccio alle capacità al fine di creare una giustizia più giusta.
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