“Sesto senso. Una famiglia ebrea in Casentino”, se ne parla ad Arezzo il 27 aprile

"Le storie seguono misteriosi percorsi di archiviazione nella memoria: stanno lì, in primo piano, per un tempo indefinito poi, alcune lentamente, altre più rapidamente, sembrano assopirsi e scolorire”. Enzo Gradassi, da sempre appassionato di storia e tradizioni locali, di memoria e fonti della memoria è impegnato nella continua ricerca di avvenimenti sepolti, di microstorie che rischiano di essere dimenticate o mai conosciute. L'ultimo suo lavoro è "Sesto Senso" (Editrice Zona), che dall'oblio vuol salvare l’amara vicenda di Aldo e Alda Lusena, una coppia di ebrei fiorentini che nel 1943, dopo l’occupazione tedesca, lasciarono il capoluogo toscano nella speranza di sfuggire alla minaccia delle persecuzioni razziali. Il volume sarà presentato venerdì 27 aprile alle ore 18 alla Libreria Leggere di Arezzo. Oltre all’autore sarà presente la professoressa Laura Occhini dell’Università degli Studi di Siena.

La storia - Con la loro bambina - Bianca Maria, di appena tre anni - Aldo e Alda Lusena trovarono rifugio tra i grigi tetti di Biforco, un piccolo paese dell'alto Casentino, ma si imbatterono in un’avida famiglia che per impossessarsi dei beni di cui disponevano i coniugi, conquistata la loro fiducia, li indusse a credere di essere prossimi alla cattura da parte dei tedeschi e alla deportazione. Nella notte del 17 dicembre, i Lusena, terrorizzati da questa possibilità che si faceva certezza, soffocarono nel sonno la loro piccina e poi si tolsero la vita.

Info - L'iniziativa partecipa a Il Maggio dei Libri, la campagna nazionale a cui la Libreria Leggere ha aderito e che è nata nel 2011 con l'obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile.