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”Sogno infranto”, mostra di Daniele Sasson alla Sala Rosa dell’Università di Siena

30/05/2012

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Proseguono gli appuntamenti culturali alla Sala Rosa dell’Università di Siena. Venerdì 1 giugno alle ore 18:00 verrà inaugurata la mostra “Sogno infranto” dedicata all’artista Daniele Sasson. L’esposizione si inscrive nel ciclo espositivo “7 sull'altare”, nato ormai da due anni con l’obiettivo di promuovere in ambito cittadino la produzione artistica contemporanea.

L’artista - Scrive Cristina Broggi: “Daniele Sasson "inizia la sua attività artistica negli anni ’60 occupandosi di pittura, fotografia e allestimenti scenici sino ad approdare a una personale ricerca espressiva attraverso la fotografia. Si diploma all’Istituto d’Arte di Siena in Architettura. Nel 1980 fonda a Siena il centro culturale “IL PRISMAmultimedia” che dall’anno successivo si caratterizzerà per un’intensa attività espositiva. È dai primi anni ’80 che, parallelamente alla sua attività fotografica, si occupa di esperienze di Copy-art e Mail-art. Nel 1986 è tra i dieci autori del gruppo italiano alla I Biennale internationale pour la Photografie d’Art et de Recherche organizzata dal Germs a Parigi e nel 1988 la sua opera Sindone Elettrografica è inserita nella 2Bienal Internacional Electrografia y Copy Art, Valencia. È alla fine degli anni ’70 che, nonostante alcuni importanti riconoscimenti, abbandona la pittura a favore di una ricerca fotografica lontana dal tradizionale. Le sue prime opere sono delle visioni di energia luminosa nelle quali le figure umane diventano ombre. Il passaggio alla fotografia rappresenta il bisogno di un contatto diverso, rispetto a quello pittorico, con il reale. Sasson con la sua opera narra viaggi onirici nei quali la realtà è stravolta e ci appare emozionante ma inquieta. Le sue Elettrografie propongono una materia ancora più frantumata, ricomposta in visioni luminose. In molte delle sue opere, fotografiche e non, l’artista produce il mobilismo, cioè il trascinamento dell’oggetto ripreso o trattato elettrograficamente. Anche nella produzione di copy-Art il linguaggio sviluppato da Sasson è molto più giocoso e ironico di altri, così anche in questo settore l’artista si distingue per una ricerca più autonoma e personale. Tutti questi percorsi, fotografico, elettrografico e di copy-art, sono geniali poiché mettono in campo una solida conoscenza di strumenti e processi alchemici che conducono a risultati sorprendenti. Attraverso i viraggi fotografici, ad esempio, l’opera diviene unica e inimitabile, lo stesso può dirsi delle manipolazioni e interferenze attuate nelle opere elettrografiche. Anche nelle sue opere più recenti Sasson non cessa di corrompere instancabilmente le immagini rubate al quotidiano dissolvendo il conosciuto, liberando mondi impensabili di luci e bagliori o ricchi di colori dirompenti dove immagini coloratissime conducono a spietate riflessioni sull’uso dei materiali e del loro ciclo di vita, come nella particolare serie in cui l’artista mette in scena auto accatastate e televisori da discarica".

Info - La mostra, che fa parte del ciclo d’arte “7 Sull’Altare”, è visitabile secondo l’orario di apertura della Sala Rosa: lunedì - venerdì: 8:30-23:00 | sabato e domenica: 14:00-20:00.
Per info tel. 0577-232849 salarosa@unisi.it

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