Un libro che ripercorre per testi e immagini un'appassionante storia imprenditoriale. Si tratta di "Polistampa. Storia di una casa editrice fiorentina" (Mauro Pagliai) in cui Arianna Amatruda, germanista docente all’Università di Genova, ripercorre sessant’anni di attività a partire dal 1965, quando Mauro Pagliai dà origine all’azienda nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, aprendo una piccola tipografia.
Anno dopo anno il catalogo aumenta di numero e di pregio e così la tipografia diventa anche casa editrice, trasformandosi in luogo d’incontro e discussione per gli intellettuali e gli artisti toscani. Nascono le collaborazioni con grandi autori del Novecento, come i letterati e poeti Mario Luzi, Alessandro Parronchi, Piero Bigongiari, il fotografo e scrittore Fosco Maraini, i critici Luigi Baldacci e Giorgio Luti, gli storici Ennio Di Nolfo e Cosimo Ceccuti.
Pagliai punta sia su nomi noti che su penne emergenti, parallelamente all’impegno nel settore dei servizi museali che lo vede gestire esposizioni d’arte antica e moderna, pubblicandone i cataloghi. Si legano alle edizioni Polistampa artisti come Pietro Annigoni, Fernando Botero, Kan Yasuda e molti altri. Vengono prodotte e pubblicate collane di epistolari (si ricordano Pratolini, Gadda, Parronchi, Bigongiari, Nencioni, Ungaretti, Volponi) e riviste come «Antologia Vieusseux», «Caffè Michelangiolo», «Il Portolano», fino alla prestigiosa «Nuova Antologia».
A Enzo Siciliano si deve la nascita della Biblioteca di Letteratura, collana che nel 2000 vede esordire un giovane Pietro Grossi. Vengono pubblicate le opere di Antonio Pizzuto, tra i più grandi “irregolari” del Novecento, e nascono progetti come le edizioni nazionali delle opere di Lorenzo Valla e Leon Battista Alberti. La centralità culturale della casa editrice vale a Mauro Pagliai la nomina a Commendatore. Agli anni Duemila risale la spinta ad allargare le frontiere produttive, con il passaggio al moderno stabilimento che si sviluppa su 4 mila metri quadri in via Livorno a Firenze, dove si trovano gli uffici, i magazzini, la stamperia e la legatoria.
Oggi Polistampa, guidata da Antonio Pagliai, vanta un catalogo di 5 mila titoli distribuiti in tre sigle editoriali – Polistampa, Mauro Pagliai Editore, Sarnus – per rivolgersi al grande pubblico con sempre nuovi autori e collane, anastatiche di lusso, oltre al «Pagliaio», una rivista ultratoscana.
Nel catalogo figurano tra gli altri Fernando Botero, Massimo Cacciari, Franco Cardini, Rodolfo Doni, Alessandro Fo, Pietro Grossi, Emiliano Gucci, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Pontiggia, Angelo Maria Ripellino, Edoardo Sanguineti, Vittorio Sgarbi, Giovanni Spadolini, Pietro Spirito, Antonio Tabucchi, Marco Vichi.
I sessant’anni raccontati in questo libro non sono soltanto un traguardo, ma anche la testimonianza di una storia fatta di valori solidi, che permettono di guardare avanti con fiducia e responsabilità, raccogliendo le nuove sfide dell’editoria. Il volume ripercorre per testi e immagini questa appassionante avventura imprenditoriale, segnata da momenti importanti come l’acquisto e il restauro del Teatro Niccolini, il più antico di Firenze, oggi diretto da Hershey Felder.
Alessandra Abramo
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