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Un volume che compone il quadro generale delle presenze ebraiche nella parte meridionale della Toscana, in particolare tra Monte San Savino e Arezzo. "Storie e dinastie degli ebrei aretini" (Il Laboratorio edizioni) di Marco Caneschi è stato presentato ad Arezzo in occasione della Giornata della Memoria, e non poteva essere diversamente dato che il contenuto del libro ripercorre alcune vicende delle persecuzioni agli ebrei in questa parte della Toscana.
La passione per la cultura ebraica - "Ho voluto contribuire – spiega l'autore – a squarciare dei veli sconosciuti della storia di Arezzo, perché siano frutto di ricerce scientificamente attendibili. Tutto è nato dalla mia passione smisurata per tutto ciò che è riconducibile alla cultura ebraica e a Israele. Una passione che è nata, ormai più di venti anni fa, quando alcuni ebrei abitanti nel ghetto di Roma, mi raccontarono quel che avvenne una notte del 1943 quando ci fu il rastrellamento del ghetto."
Il volume - Nelle centoventidue pagine di questo volume, Marco Caneschi, inizia da ricordi recenti, quando il 21 giugno 2001 è stata inaugurata ad Arezzo una targa ai piedi di un ulivo in un giardino comunale, ove un tempo era ubicato il cimitero degli ebrei, detto "Campaccio". Attraverso le tracce ricostruibili attraverso gli archivi dello stato civile, Marco Caneschi compone il quadro generale delle presenze ebraiche nella parte meridionale della Toscana, essenzialmente nell'ambito tra Monte San Savino e Arezzo. Sfogliando queste pagine, scorrono le vite di alcune famiglie ebree, si tratta in prevalenza di mercanti e artigiani, di persone costrette "parafrasando Proust alla ricerca dello spazio perduto". Nella parte centrale di "Storie e dinastie degli ebrei aretini" Caneschi, archivio alla mano, fa nomi e cognomi di alcune storiche famiglie ebree, con tanto di data di nascita e parte dell'albero genealogico.
Importanza degli elementi grafici - Termina il volume una sezione iconografica, con le riproduzioni della targa della "Comunità di Arezzo al culto non cattolico", del registro degli atti di matrimonio tra individui non cattolici, oltre alle fotografie dei vari registri dello stato civile come quello di nascita e di morte a cui l'autore attinto per ricostruire le biografie degli ebrei di Arezzo.
Ma chi potrebbe essere il lettore ideale di queste pagine? - "Mi piacerebbe che questo libro – conclude Caneschi – fosse letto non solo dagli storici e dagli appassionati di storia locale, ma da tutti quelli che condividono un senso di rimorso verso quello che la cultura occidentale ha compiuto contro gli ebrei".
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