Francesco Bianchi, scrittore pratese, prosegue il suo percorso storico cominciato con il primo romanzo “Il coraggio dei vinti”, che riporta alla luce il caso degli internati militari italiani, e continuato con il secondo che ricorda l’Eccidio di Cefalonia (“Cefalonia l’ultima speranza”).
Venerdì 3 ottobre alle 18, nella Sala Paolieri della Casa delle Memorie di guerra per la pace in piazza San Marco 29 a Prato, Bianchi presenterà il suo nuovo romanzo “Tigri e Colonie” con l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, federazione di Prato e con il patrocinio del Comune di Prato. A dialogare con l’autore Francesco Venuti. Ingresso gratuito
Il volume rievoca una storia dimenticata: quella dei tredicimila bambini italiani, figli dei coloni della Libia, che furono “invitati” in Italia a trascorrere una vacanza per “rinfrancarsi al sole della patria”. Quando partirono su otto navi dai porti libici, gli altoparlanti risuonarono: “Genitori italiani siate fieri del sacrificio dei vostri figli, torneranno fra soli tre mesi più forti e coraggiosi”. L’arrivo nelle colonie coincise però con la dichiarazione di guerra dell’Italia e i tredicimila bambini furono presto scordati dal regime, costretti a vivere una vera e propria deportazione di cinque anni. Il libro parla anche dei soldati indiani, le famose “Tigri indiane”, come pure della lotta partigiana e della Liberazione del territorio.
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