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Vite in sospeso. Conversazioni in San Francesco con Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja

Domenica 16 novembre alle 18

Lucca

07/11/2025

La XII edizione delle Conversazioni in San Francesco, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dedicata quest’anno al tema “Frontiere”, prosegue domenica 16 novembre, alle 18, con Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja.

In un tempo segnato da crisi globali, tensioni geopolitiche e trasformazioni culturali profonde, il significato delle frontiere – reali o astratte – torna a interrogare la nostra idea di identità e appartenenza. Nel corso degli incontri che scandiscono questa dodicesima edizione, attraverso lo sguardo di ospiti, diversi per formazione e sensibilità, si esplorano le molteplici forme che le frontiere possono assumere: geografiche, culturali, esistenziali.

“Come il confine, anche la frontiera non è solo un luogo fisico o un orizzonte politico” sottolinea Massimo Marsili, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “È la soglia che si attraversa quando sosteniamo un cambiamento importante: lasciare una casa, iniziare un nuovo lavoro, attraversare un dolore, vivere un amore, chiuderne uno, dire addio a una certezza che pensavamo eterna, lasciare affetti e luoghi. Nelle migrazioni – oggetto di questo secondo incontro – la dimensione umana e quella politica si intrecciano. Il travaglio dell’abbandono delle proprie terre e delle proprie abitudini si associa alle incognite di un viaggio pericoloso, che attraversa lingue, diritti, doveri, costumi e valori profondamente diversi”.

Edoardo Albinati e Francesca d’Aloja saranno protagonisti dell’incontro dal titolo Vite in sospeso, dedicato al tema delle migrazioni. Dopo anni di viaggi al seguito di organizzazioni umanitarie come UNHCR e INTERSOS, i due autori restituiscono, attraverso parole e immagini, le storie di chi è costretto ad abbandonare la propria casa attraversando più frontiere – in Africa, nei Balcani, in Asia e anche in Italia, dai luoghi più marginali.

Vite in sospeso è il racconto di un’umanità che cerca e spera e di un’Europa che si interroga, in un tempo segnato da guerre, disuguaglianze e mutamenti climatici. I due autori invitano a guardare al fenomeno migratorio non con l’occhio dell’emergenza o della paura, ma come a uno degli elementi costitutivi della contemporaneità, capace di rivelare la misura della nostra responsabilità collettiva e di dare risposta ai bisogni dello stesso Occidente.

I biglietti sono prenotabili online, sul sito www.fondazionecarilucca.it, a partire dalle 12 di martedì 11 novembre.

 

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