La poesia di Fornaretto Vieri inclina a una schedatura del mondo che approdi a una sorta di enciclopedia poetica dell’universo.
Si parte da istantanee dell’infanzia per estendere, lungo un arco autobiografico, il raggio d’osservazione all’intero universo, nella sua sincronia come nella dimensione diacronica della sua storia.
I caratteri connotativi di questa voce cosi cristallina ed efficace sono presto richiamati. La veste formale è, con rarissime eccezioni di verso libero, una sicura tessitura di endecasillabi. La lingua è un italiano culto, amministrato ‒ ma sempre in una stretta pertinenza, lontano da ogni forma di esibizionismo ‒ senza rinunciare anche a vocaboli inconsueti e talvolta a rare campionature del fiorentino, nelle volute di un’eloquenza semplice e incisiva, spesso distesa sulla lunga gittata.
Questa raccolta di vasto respiro, dilatando ulteriormente gli spazi già indagati in precedenti prove come L’oltranza del vero, Teologia familiare e altre poesie o Trasalimenti e sogni (pubblicato nel 2021 in questa stessa collana), ricapitola il cosmo, dal punto di vista di un poeta che lo salva nelle ‘pose’ da lui sentite come le più toccanti e significative esperite fra la vita e i libri (che la vita illustrano e spiegano):
«segnerò a carbon bianco
ogni mio giorno».
(dall’introduzione di Alessandro Fo)
18,00 €
Editore
Codice EAN
Curatore
N.pagine
Anno
La poesia di Fornaretto Vieri inclina a una schedatura del mondo che approdi a una sorta di enciclopedia poetica dell’universo.
Si parte da istantanee dell’infanzia per estendere, lungo un arco autobiografico, il raggio d’osservazione all’intero universo, nella sua sincronia come nella dimensione diacronica della sua storia.
I caratteri connotativi di questa voce cosi cristallina ed efficace sono presto richiamati. La veste formale è, con rarissime eccezioni di verso libero, una sicura tessitura di endecasillabi. La lingua è un italiano culto, amministrato ‒ ma sempre in una stretta pertinenza, lontano da ogni forma di esibizionismo ‒ senza rinunciare anche a vocaboli inconsueti e talvolta a rare campionature del fiorentino, nelle volute di un’eloquenza semplice e incisiva, spesso distesa sulla lunga gittata.
Questa raccolta di vasto respiro, dilatando ulteriormente gli spazi già indagati in precedenti prove come L’oltranza del vero, Teologia familiare e altre poesie o Trasalimenti e sogni (pubblicato nel 2021 in questa stessa collana), ricapitola il cosmo, dal punto di vista di un poeta che lo salva nelle ‘pose’ da lui sentite come le più toccanti e significative esperite fra la vita e i libri (che la vita illustrano e spiegano):
«segnerò a carbon bianco
ogni mio giorno».
(dall’introduzione di Alessandro Fo)
18,00 €
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