Una delle sfide più impegnative che l’Unione Europea ha dovuto affrontare è stata la deindustrializzazione degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso che ha investito molte città europee con la chiusura e la delocalizzazione di interi settori industriali e l’insorgenza di drammatici fenomeni di disoccupazione, degrado urbano e disgregazione sociale.
A questa crisi gli stati hanno fatto fronte con l’avvio di impegnativi progetti di rigenerazione urbana. II Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), creato nel 1975 e di cui ricorre quest’anno il cinquantenario, è stato lo strumento principale di finanziamento delle iniziative volte a rivitalizzare le città a declino industriale.
L’erogazione dei fondi strutturali stanziati è stata di volta in volta indirizzata in base agli obiettivi fissati dai diversi cicli di programmazione pluriennale del FESR.
Alla luce di questi obiettivi, il saggio seleziona alcuni dei più significativi interventi di rigenerazione urbana in Europa, in cui il recupero del patrimonio industriale ha svolto un ruolo preminente.
Gli esempi proposti, scaglionati nel tempo, offrono così la narrazione delle diverse stagioni del riuso industriale, distinguendole in base alle strategie, agli attori e alle modalità di conservazione/trasformazione dei siti produttivi dismessi.
Contributi di Massimo Preite, Gabriella Maciocco, Carlo Trigilia, Miles Oglethorpe, Piotr Gerber.
25,00 €
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Una delle sfide più impegnative che l’Unione Europea ha dovuto affrontare è stata la deindustrializzazione degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso che ha investito molte città europee con la chiusura e la delocalizzazione di interi settori industriali e l’insorgenza di drammatici fenomeni di disoccupazione, degrado urbano e disgregazione sociale.
A questa crisi gli stati hanno fatto fronte con l’avvio di impegnativi progetti di rigenerazione urbana. II Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), creato nel 1975 e di cui ricorre quest’anno il cinquantenario, è stato lo strumento principale di finanziamento delle iniziative volte a rivitalizzare le città a declino industriale.
L’erogazione dei fondi strutturali stanziati è stata di volta in volta indirizzata in base agli obiettivi fissati dai diversi cicli di programmazione pluriennale del FESR.
Alla luce di questi obiettivi, il saggio seleziona alcuni dei più significativi interventi di rigenerazione urbana in Europa, in cui il recupero del patrimonio industriale ha svolto un ruolo preminente.
Gli esempi proposti, scaglionati nel tempo, offrono così la narrazione delle diverse stagioni del riuso industriale, distinguendole in base alle strategie, agli attori e alle modalità di conservazione/trasformazione dei siti produttivi dismessi.
Contributi di Massimo Preite, Gabriella Maciocco, Carlo Trigilia, Miles Oglethorpe, Piotr Gerber.
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