Il farsi del pensiero filosoficoteologico e retorico-poetico di Dante negli anni fiorentini.
Questo è quanto il volume ricerca, partendo dalla tematica della «loda», da come essa prende forma a partire dalla Vita nova sino alle prime due canzoni che Dante commenterà nel Convivio. Il libro individua una continuità-discontinua tra i contenuti del libello e quelli che penetreranno nel trattato dottrinale dei quali – si sostiene – una prima traccia consistente è rinvenibile nelle canzoni Voi che’ntendendo il terzo ciel movete e Amor che nella mente mi ragiona. ll modello di sapere cui Dante attinge, ripensa e riorganizza in tale itinerario è parte di quanto il volume introduce. Biblico e neoplatonicocristiano nella Vita nova, tale modello si farà neoplatonico e aristotelico nelle canzoni richiamate inglobando aspetti sia dell’aristotelismo di Tommaso d’Aquino che di quello di Alberto Magno e Sigieri di Brabante. Il paradigma intellettuale che il Dante ancora fiorentino elabora si presenta come un insieme complesso dove contenuti diversi, linee culturali lontane e talora opposte sembra possano convivere fianco a fianco senza dovere necessariamente pervenire a una sintesi. La novità del Convivio, il suo metodo, sembrano, in virtù di questo, già delinearsi.
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Il farsi del pensiero filosoficoteologico e retorico-poetico di Dante negli anni fiorentini.
Questo è quanto il volume ricerca, partendo dalla tematica della «loda», da come essa prende forma a partire dalla Vita nova sino alle prime due canzoni che Dante commenterà nel Convivio. Il libro individua una continuità-discontinua tra i contenuti del libello e quelli che penetreranno nel trattato dottrinale dei quali – si sostiene – una prima traccia consistente è rinvenibile nelle canzoni Voi che’ntendendo il terzo ciel movete e Amor che nella mente mi ragiona. ll modello di sapere cui Dante attinge, ripensa e riorganizza in tale itinerario è parte di quanto il volume introduce. Biblico e neoplatonicocristiano nella Vita nova, tale modello si farà neoplatonico e aristotelico nelle canzoni richiamate inglobando aspetti sia dell’aristotelismo di Tommaso d’Aquino che di quello di Alberto Magno e Sigieri di Brabante. Il paradigma intellettuale che il Dante ancora fiorentino elabora si presenta come un insieme complesso dove contenuti diversi, linee culturali lontane e talora opposte sembra possano convivere fianco a fianco senza dovere necessariamente pervenire a una sintesi. La novità del Convivio, il suo metodo, sembrano, in virtù di questo, già delinearsi.
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