Franco Rasetti è stato molto più di un brillante fisico nucleare: è stato un uomo guidato da un profondo rispetto per la natura e da un’incrollabile coerenza. Amico e collega di Enrico Fermi, visse con lui gli anni spensierati dell’Università tra studi appassionati, escursioni in montagna e scherzi giovanili. Insieme ai “ragazzi di via Panisperna”, contribuì a scoperte epocali come la Radioattività indotta da bombardamento di neutroni e l’efficacia dei neutroni lenti, aprendo la strada alla Fissione nucleare.

Ma quando la scienza iniziò a intrecciarsi con la guerra, Rasetti fece una scelta radicale: rifiutò qualsiasi coinvolgimento nella costruzione della bomba atomica, distanziandosi da Fermi e dal mondo della fisica nucleare. Ribadì fermamente la visione e l’obiettivo del ricercatore: essere a servizio dell’umanità, non distruggerla.

Questo lo portò a un totale isolamento dal mondo scientifico e dalla storia, ma non dalla ricerca: il suo genio lo spinse verso la paleontologia, la botanica, l’entomologia e molte altre discipline, rendendolo uno degli ultimi veri filosofi naturali del XX secolo.