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I macelli e le conce del Piano di Fontebranda

Ogni Contrada ha alcuni elementi caratterizzanti ed è indiscutibile che per i contradaioli dell’Oca questi siano “le Fonti e i Macelli”, come recita anche il loro inno.

Le Fonti – al plurale, come si usa dire a Siena per le fonti di ampie dimensioni – sono quelle di Fontebranda che in realtà è una sola, molto grande e antica. Per i Macelli invece è corretto utilizzare il plurale poiché si trattava di un vero e proprio stabilimento diviso in settori, nei quali gli animali venivano abbattuti, scuoiati, puliti e squartati, attività che fino a pochi decenni fa davano lavoro a gran parte degli abitanti del rione della Contrada dell’Oca.

I Macelli sono stati in Fontebranda almeno dal Duecento e nel corso dei secoli, intorno a essi e al loro interno, è nata una comunità relativamente omogenea e compatta, anchese rissosa e turbolenta. È quindi naturale che nel Piano di Fontebranda si sia formato anche un linguaggio costituito da una quantità di vocaboli, ormai perduti nel tempo, ma riscoperti grazie ai documenti d’archivio.

20,00 

Spedizioni entro 8 giorni. Perché vale la pena aspettare.

Editore

Codice EAN

978-88-7145-444-3

Curatore

N.pagine

224

Anno

2025

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I macelli e le conce del Piano di Fontebranda

Ogni Contrada ha alcuni elementi caratterizzanti ed è indiscutibile che per i contradaioli dell’Oca questi siano “le Fonti e i Macelli”, come recita anche il loro inno.

Le Fonti – al plurale, come si usa dire a Siena per le fonti di ampie dimensioni – sono quelle di Fontebranda che in realtà è una sola, molto grande e antica. Per i Macelli invece è corretto utilizzare il plurale poiché si trattava di un vero e proprio stabilimento diviso in settori, nei quali gli animali venivano abbattuti, scuoiati, puliti e squartati, attività che fino a pochi decenni fa davano lavoro a gran parte degli abitanti del rione della Contrada dell’Oca.

I Macelli sono stati in Fontebranda almeno dal Duecento e nel corso dei secoli, intorno a essi e al loro interno, è nata una comunità relativamente omogenea e compatta, anchese rissosa e turbolenta. È quindi naturale che nel Piano di Fontebranda si sia formato anche un linguaggio costituito da una quantità di vocaboli, ormai perduti nel tempo, ma riscoperti grazie ai documenti d’archivio.

20,00 

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Casa Editrice

Anno

2025

N.pagine

224

Codice EAN

978-88-7145-444-3