L’indole dei due ministri è un libello scritto, probabilmente, sul finire del X sec. d.C. e ispirato alla lunga permanenza di Abu Hayyan al-Tawhidi, alla corte del visir Ibn al-'Amid e poi a quella di Ibn 'Abbad. Al-Tawhidi racconta, prevalentemente in prosa, le esperienze negative vissutevi, riversando nel testo il crescente rancore accumulatosi negli anni di servizio. Mette a confronto i due visir, ne svela gli aspetti più negativi, elaborando così una sorta d’indagine psicologica sui relativi pensieri, ragioni e modi di comportarsi. Nel dare vita alle più svariate caricature, porta avanti un’aspra critica sociale all’abuso di potere dell’epoca.
Traduzione di Aisha Nasimi
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