Home » La Villa medicea di Careggi nel progetto Uffizi Diffusi: cultura e rigenerazione urbana a Firenze

Condividi su:

Libri collegati

La Villa medicea di Careggi nel progetto Uffizi Diffusi: cultura e rigenerazione urbana a Firenze

Ai piedi della collina di Careggi, nella periferia nord di Firenze, sorge una delle ville più grandi e importanti della Toscana. Un bello paese di villate, meglio accasato e giardinato di altre terre scriveva il visitatore Giovanni Villani nel 1325, a testimoniare che, almeno dal Trecento, in questa zona i ricchi fiorentini controllavano prestigiosi possedimenti. La Villa Medicea di Careggi è il luogo dove Marsilio Ficino, incaricato da Cosimo de’ Medici, fondò l’Accademia Neoplatonica fiorentina.

Questa villa, attualmente di proprietà della Regione Toscana, rimasta inaccessibile e dimenticata per anni, sta tornando a nuova vita grazie ad ampi progetti di recupero portati avanti dalla Regione e da Gallerie degli Uffizi insieme a Fondazione CR Firenze. Una volta terminati i lavori, la Villa Medicea di Careggi diventerà parte del rinnovato progetto Uffizi Diffusi, un programma lanciato nel 2021 come Terre degli Uffizi che punta a valorizzare il territorio e il patrimonio artistico locale, attraverso l’esposizione di opere d’arte rimaste per decenni nei depositi del complesso museale.

Durante i quattro anni della precedente collaborazione, sono state realizzate 22 mostre in 13 comuni della provincia fiorentina e limitrofi. Quindici i musei coinvolti e un totale di 80 opere in prestito dagli Uffizi. In questo arco di tempo i piccoli musei hanno registrato un 30% di visitatori in più, di cui il 72% ha attribuito a Terre degli Uffizi il motivo della prima visita a quel museo.

Incremento del 30% anche per i pernottamenti nelle zone interessate dal progetto. Il direttore uscente degli Uffizi Eike Schmidt e il suo successore Simone Verde prevedono che con i “Nuovi Uffizi Diffusi” si possano aumentare queste cifre, migliorando l’affluenza e i pernottamenti nelle aree prossimamente coinvolte.

Il primo lotto di lavori di restauro effettuati sulla Villa Medicea, la messa in sicurezza della copertura e della facciata, si sono conclusi nel 2019, poco prima che la parentesi pandemica facesse slittare il prosieguo degli interventi; nonostante il periodo Covid si sono comunque trovati fondi statali ed europei per proseguire nei lavori. Ad oggi sono stati consegnati anche i lavori per la rifunzionalizzazione degli ambienti interni della villa che ospiteranno il progetto “Uffizi Diffusi” e l’Accademia di Toscana, il centro per gli studi storici della Regione (5 milioni di euro stanziati dalla Regione e dal Fondo Sviluppo e Coesione).

Sono in corso il restauro del primo e del secondo piano (intervento da 12 milioni di euro) e il recupero degli affreschi (per quest’ultimi 1 milione di euro concessi dal Ministero della Cultura). La fine dei lavori per quanto riguarda gli spazi interni della villa sarebbero fissati nel 2026, mentre il recupero del giardino e della Limonaia dovrebbe essere completato entro la fine del 2025. La limonaia, una volta recuperata, diventerà uno spazio multifunzionale e di ristoro aperto al pubblico, ai visitatori della villa, agli utenti del vicino ospedale di Careggi e dell’ospedale pediatrico Meyer; sarà capace anche di ospitare eventi culturali come concerti e presentazione di libri. Attualmente è in corso il restauro del Parco e del Giardino storico (grazie a 1 milione di euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa Resilienza) per recuperare le vasche d’acqua, le statue e tutte le decorazioni secentesche presenti negli spazi esterni.

Oltre al recupero della Villa e il progetto degli Uffizi Diffusi, ci saranno altri progetti che cambieranno il volto culturale e sociale di Careggi; infatti sono in cantiere l’ampliamento della linea T1 della tramvia e la riqualificazione di Villa Monna Tessa in studentato pubblico.

La linea T1 del trasporto pubblico su rotaia fa attualmente capolinea a Careggi-Ospedale, ma attraverso un progetto da circa 45-50 milioni di euro sarà spostato nell’ampio parcheggio del Meyer, allungando i binari di 950 metri lungo viale Pieraccini. Questo ampliamento vedrà realizzata una fermata proprio davanti alla Villa Medicea; fermata fortemente voluta dal direttore degli Uffizi in quanto, una volta entrata a regime, permetterà di raggiungere gli Uffizi direttamente dalla Stazione Santa Maria Novella. Il progetto definitivo dovrà essere consegnato entro fine ottobre e la nuova T1 potrebbe essere percorribile tra il 2028 e 2029, dopo almeno due anni di lavori.

La ristrutturazione di Villa Monna Tessa, affidata a Cassa Depositi e Prestiti e finanziata da un fondo di 40 milioni di euro provenienti dal PNRR, conferma l’impegno a coniugare tutela del patrimonio storico e innovazione sociale. Questa dimora attualmente abbandonata si trasformerà in un moderno studentato pubblico da 480 posti letto, con un’articolazione degli spazi studiata per rispondere alle esigenze di comfort, studio e socialità.

È infatti prevista la realizzazione di camere singole e doppie dotate di bagno privato, aree studio collettive ad alta connettività, sale polifunzionali per workshop e laboratori, una piccola mensa interna e un giardino attrezzato per il relax. Gli interventi comprenderanno anche il completo rifacimento degli impianti – con criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale – e l’abbattimento delle barriere architettoniche per garantire piena accessibilità a tutti.

Il bando, aggiudicato il 4 dicembre 2024, stabilisce l’avvio dei lavori nel secondo trimestre del 2025 e la conclusione entro l’estate 2027, in tempo per accogliere i primi inquilini già all’inizio dell’anno accademico 2027/2028. Il progetto prevede una formula tariffaria realmente accessibile: il 50% dei posti sarà a canone calmierato, calibrato sui redditi più bassi, mentre il restante 50% sarà gestito con una convenzione tra Comune e Regione, in modo da non escludere famiglie di ceto medio e garantire un ricambio costante.

Questo modello si distanzia nettamente dagli studentati di ultima generazione, spesso riservati ad élites ristrette, per restituire alla città uno spazio di inclusione dove diversità culturale e confronto intergenerazionale possano fiorire.

Con questi nuovi tasselli, Careggi si presenta all’appuntamento del futuro come un quartiere ricco di storia e cultura che vuole essere al passo coi tempi, tracciando una linea ben definita e cercando di essere di esempio anche per altre aree della città.

È nella combinazione di questi interventi – culturali, infrastrutturali e sociali – che si concretizza il concetto di Firenze Smart: non un semplice allestimento di tecnologie, ma una vera strategia di rigenerazione urbana che mette al centro persona, conoscenza e coesione. Un modello replicabile anche in altri quartieri, dove arte e sostenibilità possano convivere in strutture accessibili, collegate da trasporti green e immerse nel verde storico, restituendo alla comunità uno spazio comune in cui studiare, visitare, lavorare e vivere con rinnovato orgoglio.

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TOSCANALIBRI

Per continuare a rimanere aggiornato sui principali avvenimenti, presentazioni, anteprime librarie iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!