Saldamente ancorato alla grande tradizione del razionalismo anticomedievale, nella Decima Giornata del Decameron Boccaccio prospetta un’etica delle virtù che pone l’accento sull’operare, ovvero sul fare la cosa giusta al momento opportuno e con la corretta disposizione d’animo. Sullo sfondo della dissoluzione del vivere civile causato dalla peste, emerge l’eccellenza morale della prudenza: la sapienza pratica che considera le conseguenze per la communitas dell’agire individuale, sempre teso tra desiderio e ragione.
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