Lo sfortunato protagonista del romanzo, abitante di uno sperduto villaggio dell’Africa, rimane mutilato nel corso di un surreale rito d’iniziazione: diventa così un anormale, costretto a fuggire dai suoi simili e strappare le proprie radici. Attraversato il Sahara e poi il Mediterraneo, giunge in Italia finendo in un albergo di periferia assieme a tanti altri che, come lui, sono in cerca di una nuova vita. Afflitto da una profonda crisi di identità, sembra destinato a un’esistenza monotona e solitaria, finché non avrà modo di conoscere un esponente politico dell’ultradestra, finendo per accostarsi a quell’ideologia.
Una storia sorprendente e originale, che affronta da un punto di vista innovativo tematiche come l’immigrazione e il senso di appartenenza dell’uomo alla propria comunità.
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