a cura di Luciano Mecacci
Il «pensiero autistico», concepito da Eugen Bleuler (1857-1939) come la componente caratteristica della dimensione psichica in cui un individuo è dominato dalla sua vita interiore e si distacca attivamente dal mondo esterno, fu al centro di numerose ricerche del primo Novecento in psichiatria, psicologia dello sviluppo e etnologia. Questo saggio, letto da Bleuler al III congresso internazionale di psicoanalisi a Weimar nel 1911 e poi pubblicato in forma più estesa nel 1912, è uno degli scritti più importanti e diffusi dello psichiatra svizzero, assieme a Dementia praecox o gruppo delle schizofrenie (1911) e
Trattato di psichiatria (1916).
14,00 €
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a cura di Luciano Mecacci
Il «pensiero autistico», concepito da Eugen Bleuler (1857-1939) come la componente caratteristica della dimensione psichica in cui un individuo è dominato dalla sua vita interiore e si distacca attivamente dal mondo esterno, fu al centro di numerose ricerche del primo Novecento in psichiatria, psicologia dello sviluppo e etnologia. Questo saggio, letto da Bleuler al III congresso internazionale di psicoanalisi a Weimar nel 1911 e poi pubblicato in forma più estesa nel 1912, è uno degli scritti più importanti e diffusi dello psichiatra svizzero, assieme a Dementia praecox o gruppo delle schizofrenie (1911) e
Trattato di psichiatria (1916).
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