“La chiesa che amo ha pietà negli occhi, ha dolcezza nelle parole, tenerezza nei gesti. Si nutre del silenzio, si ferma e accarezza i volti”. E’ questo il sogno di don Luigi Verdi, una Chiesa umile e consapevole della propria fragilità; una Chiesa che respira e dona libertà; una Chiesa leggera e con lo sguardo innamorato. Mi è piaciuto molto questo libro, perché “La chiesa della tenerezza” è la chiesa che amo. (…) quella dei pescatori, che siamo anche noi, la chiesa sporca e ferita, ospedale da campo, non la chiesa senza macchia e senza rughe, che solo alla fine del tempo apparirà discendere dal cielo. (dalla prefaz. del Card. W. Kasper)
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.