È il catalogo dell’omonima mostra allestita nel 2009 a Grosseto presso il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e riproposta nel 2010, con una selezione più ampia, al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Il volume riproduce tutti i reperti esposti a partire dall’8 ottobre 2010 a Firenze. Oltre alle aree della Maremma già presenti nella prima mostra (Populonia, Vetulonia, Marsiliana d’Albegna, PoggioBuco-Pitigliano) il lavoro si arricchisce della testimonianza di Vulci, importante metropoli del periodo, e di alcune tombe dal territorio di Magliano in Toscana, fra cui quella dei Leoni Dipinti reperita nella necropoli del Cancellone. Dalla provincia di Pisa sono studiati e descritti alcuni corredi e le statue funerarie di Casale Marittimo. Gli spazi del museo hanno permesso di ampliare la scelta dei pezzi, esponendo integralmente importanti contesti quali la Tomba dei Flabelli di Populonia e quella del Duce di Vetulonia, in precedenza proposti in modo parziale.
Il libro ripercorre attraverso reperti di straordinaria importanza e bellezza la vita e la morte dei “Signori di Maremma”, ovvero di quelle aristocrazie locali che emersero dalla società etrusca nel periodo di massimo splendore di quella civiltà, l’Orientalizzante, e che hanno lasciato testimonianze di particolare rilievo nell’area maremmana. I Principes, proprietari terrieri, capi militari, politici e forse anche religiosi, accumularono enormi ricchezze con il commercio dei metalli di cui la costa toscana e l’Isola d’Elba abbondavano, ricevendo in cambio i raffinati prodotti artigianali delle civiltà del Mediterraneo e del vicino Oriente: veri e propri tesori, simboli di potere e di prestigio in vita come in morte.
34,00 €
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È il catalogo dell’omonima mostra allestita nel 2009 a Grosseto presso il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma e riproposta nel 2010, con una selezione più ampia, al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Il volume riproduce tutti i reperti esposti a partire dall’8 ottobre 2010 a Firenze. Oltre alle aree della Maremma già presenti nella prima mostra (Populonia, Vetulonia, Marsiliana d’Albegna, PoggioBuco-Pitigliano) il lavoro si arricchisce della testimonianza di Vulci, importante metropoli del periodo, e di alcune tombe dal territorio di Magliano in Toscana, fra cui quella dei Leoni Dipinti reperita nella necropoli del Cancellone. Dalla provincia di Pisa sono studiati e descritti alcuni corredi e le statue funerarie di Casale Marittimo. Gli spazi del museo hanno permesso di ampliare la scelta dei pezzi, esponendo integralmente importanti contesti quali la Tomba dei Flabelli di Populonia e quella del Duce di Vetulonia, in precedenza proposti in modo parziale.
Il libro ripercorre attraverso reperti di straordinaria importanza e bellezza la vita e la morte dei “Signori di Maremma”, ovvero di quelle aristocrazie locali che emersero dalla società etrusca nel periodo di massimo splendore di quella civiltà, l’Orientalizzante, e che hanno lasciato testimonianze di particolare rilievo nell’area maremmana. I Principes, proprietari terrieri, capi militari, politici e forse anche religiosi, accumularono enormi ricchezze con il commercio dei metalli di cui la costa toscana e l’Isola d’Elba abbondavano, ricevendo in cambio i raffinati prodotti artigianali delle civiltà del Mediterraneo e del vicino Oriente: veri e propri tesori, simboli di potere e di prestigio in vita come in morte.
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